giovedì 11 giugno 2009

Ricordo dell'ULTIMO vero COMPAGNO!!!

25 anni fa a Padova Enrico Berlinguer, Segretario del PCI (Partito Comunista Italiano), si spense, quel giorno, con lui è morto il comunismo in Italia.
Molti intendo il comunismo italiano come quello russo, ma non è stato così, grazie a lui il PCI arrivò fino al 34,4% di consensi nelle elezioni del 1976.
Fu il primo a leader di un partito comunista a staccarsi da Mosca e dalla loro politica, infatti per questo motivo a Mosca non era ben visto, e iniziava a dar fastidio perchè rischiava di modificare lo stato delle cose tra le 2 maxi potenze (America e Russia). Fu il primo che capì che in Italia bisogna dialogare con la DC di Aldo Moro per poter vedere dei comunisti al governo e lo fece. Ma il giorno in cui si doveva presentare il governo composto da DC e PCI le Brigate Rosse rapirono Moro e poi lo uccisero, per far si che ciò non avvenisse mai.

Il 7 giugno del 1984 Berlinguer si recò a Padova, sul palco di Piazza dei Frutti, dove effettuò un appassionato comizio. Mentre si apprestava a pronunciare la frase "Compagni, lavorate tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azienda" venne colpito da un ictus. Evidentemente provato dal malore, continuò il discorso fino alla fine, nonostante anche la folla, dopo i cori di sostegno, urlasse: "Basta, Enrico!".



Il Presidente della Repubblica Pertini, che si trovava già a Padova per ragioni di Stato, si recò in ospedale per constatare le condizioni di Berlinguer. Fece in tempo ad entrare in stanza per vederlo e baciarlo sulla fronte. Poche ore dopo il decesso, si impose per trasportare la salma sull'aereo presidenziale, citando la frase: "Lo porto via come un amico fraterno, come un figlio, come un compagno di lotta". Commovente fu il suo saluto al funerale (13 giugno), al quale partecipò circa un milione di persone, dove si chinò con la testa sopra la bara, baciandola.



Il corteo con la bara, accompagnato dalla musica dell'Adagio di Albinoni sfilò dalla sede del PCI, in via delle Botteghe Oscure, a piazza S. Giovanni, rendendo così palese l'ammirazione che una larga parte dell'opinione pubblica italiana aveva nei suoi confronti. Persino il segretario del MSI Giorgio Almirante si recò a rendere omaggio al feretro dell'avversario suscitando lo stupore della folla in coda per entrare nella camera ardente.

Il giorno delle elezioni europee, il 17 giugno 1984 il PCI, nonostante la scomparsa di Berlinguer, decise di lasciare il suo segretario capolista e chiese di votarlo in modo plebiscitario. Le elezioni, forse anche per gli eventi precedenti, decretarono la vittoria del PCI che, per la prima ed unica volta nella storia, sorpassò seppur di poco la DC, affermandosi come primo partito italiano (33,3% contro quasi il 33,0%), ricordato come "l'effetto Berlinguer".

Da allora al PCI è sempre mancato un leader carismatico che riuscisse ad ascoltare la gente e a capire quello che le persone volevano,questo ha fatto si che il PCI si disgregasse in una marea di sotto partiti, per questo posso dire:

ENRICO CI MANCHI!!!

6 commenti:

Paulpinot ha detto...

Evvai hai aggironato!!!!
Bel post..Vally!

Ma voglio sapere di Vienna...non ti sei dichiarato parente di Mozart e, a suon di scoregge, hai composto la sua famosa ninna-nanna?!asd asd asd

Pino/Pippo Franco ha detto...

Un classico: arriva l'aggironamento ed è un necrologio! asd

Pino/Pippo Franco ha detto...

Ecco, uno si illude che l'aggironamento sia costante e invece si torna in letargo...

Paulpinot ha detto...

Non vorrei dire...asd...ma è arrivato il momento di un necrologio..asd asd asd dai vally!!!asd asd

Pino/Pippo Franco ha detto...

Nemmeno Michael Jackson ti ha portato all'aggironamento...

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)